Sono 25 pezzi brevi, suggestivi, brani originali ed armonizzazioni di Fabio Luz, per lo studio progressivo dell’arte del pianoforte; per lo sviluppo armonioso e sensibile delle risorse tecniche e delle attitudini pianistiche a tutte le età. L’autore, concertista e didatta con oltre 40 anni di carriera internazionale, di cui 25 vissuti in Italia, rende omaggio agli album per la gioventù di Schumann e Tchaikovsky, nell’evocare come questi le esperienze educative, l’affetto incondizionato per l’infanzia propria ed altrui, proprio come scrive Schumann stesso – “lo sguardo retrospettivo dell’uomo verso i suoi primi anni” – nelle Scene Infantili. Il Giardino degli Angeli coglie i frutti del giardino delle esperienze umane, artistiche, didattiche, scientifiche, riversandoli in una serie di pezzi da coltivare per l’apprendimento pianistico; una piacevole iniziazione alla polifonia, la polimetria e la poliritmia variabile, per scale differenti, la gestualità orientata dal fraseggio, e tanti altri argomenti che, sotto la guida dell’insegnante esperto, faranno pian piano parte delle innumerevoli capacità che il pianista deve avere.

Proprio come in “Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir” , preludio in cui Debussy cita Baudelaire, Il Giardino degli Angeli conduce attraverso il pianoforte ad un percorso di fiori ed aromi: dal gelsomino alla lavanda provenzale, alla passiflora, il miosotis (non-ti-scordar-di-me), la violetta saint-paulia, il lotus e persino il rosmarino, con l’apis mellifera che gli stà intorno. Alcuni di questi titoli sono riservati al pianoforte a quattro mani; arrangiamenti polifonici calibrati per lo studio a due, rivisitando melodie celebri: la sublime Lascia ch’io pianga di Haendel, l’Inno alla Gioia di Beethoven, Casinha Pequenina, dal folklore brasiliano, fra altre sorprese. Indice

Ed. 2010, VittorioViggianoEditore, 80 pagine; l’immagine di copertina è un quadro di Adrienne Jalbert.