Reviews
 

A noite foi ótima, musicalmente inesquecível, Fabio Luz encantou a platéia e quando tocou no final A Dança Ritual do Fogo, de Manuel de Falla (uma das minhas músicas favoritas!!!!) eu fui às lágrimas e o público aplaudiu de pé e calorosamente.
Ainda estou sob o efeito da noite maravilhosa, bendita temporada de celebrações, convivência e arte! ♥ 

Sonia Madruga, Rio de Janeiro, nov. 2012

 

 

 

Fabio Luz vient de réaliser un recueil

Il Giardino degli Angeli (Le Jardin des Anges),

un nouvel

album pour la jeunesse pour piano

à découvrir - Livre du moment

Pianobleu - France

03.03.2010 


 

...le pianiste brésilien Fabio Luz a obtenu, une fois encore, un énorme succès avec un programme astucieusement dosé et particulièrement inréressant... Rarement les ‘Images’n’ont sonné avec cette poésie à la fois discrète et authentique dont il a le secret...”

Le Progrès - France


  “Chaleur des musiques d’Amérique avec Fabio Luz... une sensation d’irréalité et de stupeur dramatique a touché le public et révélé une construction réfléchie et intéressante...”

Raymond Gaillard - Le Dauphiné Libéré - France


Fabio Luz était égal à lui-même, c'est-à-dire excellent, dans la partie de piano.

Roland - Le Dauphiné Libéré - France

 


Fabio Luz au piano fait également étalage de sa grande maîtrise et de sa technique parfaite... Homage à Nilson Lombardi, De Falla, Debussy et Chopin... éblouissant!

 

Saint-Germain-lès-Corbeil - France 


Cinque fuori programma del pianista Fabio Luz

 

Successo strepitoso del virtuoso della tastiera… esibizione di altissimo livello

Preceduto dalla famadi vero virtuoso della tastiera, si è esibito al Salone dei concerti di via de Rossi… il pianista brasiliano Fabio Luz. E occorre subito dire che la fama che circondava il giovane concertista si è rivelata giusta e meritata, visti i risultati di ottimo, straordinario rilievo che egli è riuscito a conseguire nella sua esibizione pistoiese. …una prestazione maiuscola e in certi momenti spettacolosa, che metteva in mostra una tecnica spesso trascendentale, smagliante ed eccezionalmente sicura, accoppiata ad un piglio espressivo vibrante ed incisivo, tutto questo ha prodotto una lettura intensa, sentita e quasi drammatica della Ballata in si minore di Liszt, dove il tocco plastico di Luz si è peraltro piegato anche a poetiche inflessioni… avvincenti le interpretazioni di Ondine di Ravel, una persuasiva appropriatezza di linguaggio impressionistico, di due Etudes-Tableaux op.39 di Rachmaninov (ove il suono corposo, densissimo era completamente in linea con questi lavori ardentemente tardoromantici) e della Terza Sonata di Brahms, dalla quale Luz bandiva a ragione ogni languido decadentismo, per far posto ad una incisività drammatica vibrante ed energica, che peraltro si arricchiva a più riprese di casto nitore timbrico e di assorta meditazione. Il successo strepitoso decretatogli da un pubblico numeroso (fra il quale era presente, in incognito, addirittura una nipote di Rachmaninov) costringeva il giovane pianista a ben cinque "fuori programma"… resi con eccezionale naturalezza di eloquio, sensibilissima poesia (ne è venuto fuori un Chopin per niente languido e sdolcinato e, forse proprio per questo, straordinariamente poetico), … funambolico virtuosismo, stupefacente senso del timbro. Come "divertissement" finale una gradevole, timbricamente pungente trascrizione (ad opera dello stesso Luz) della "Danza degli Zufoli" dallo Schiaccianoci di Ciaikovski.

P. Santini, La Nazione, Italia


Fabio Luz, il poeta della tastiera...” (La Nuova Provincia - Asti)  


“Gli eporediesi hanno riascoltato con gioia questo artista che incanta col suo virtuosismo poderoso, la varietà e la bellezza dei suoni che sa trarre dallo strumento... grande fascino in ‘Miroirs’: suoni liquidi e trasparenti, talora quasi metafisici... il pubblico ha applaudito a lungo e entusiasticamente”

C. Zanetti Occleppo- Sentinella del Canavese - Italia


Un delicato e intenso recital di Fabio Luz,... 

Un’interpretazione luminosa... una lettura chiara e profonda di un mondo musicale pienamente maturo... la leggerezza elegante di chi ha tutto assimilato”

Marina Verna - La Stampa


Successo di Fabio Luz (i proventi a Telethon)... era già stato a Ivrea nel 1984 quando aveva interpretato mirabilmente, con l'orchestra sinfonica di Ploiesti diretta da Horia Andreescu, il Concerto n.1 in re minore di Johannes Brahms. Giovedì scorso... Fabio Luz si è confermato un pianista completo. L'inizio del concerto è stato affidato alla stupenda e un po' misteriosa Fantasia in do minore di Mozart resa con poetica delicatezza; anche Le Tombeau de Couperin, la suite nello stile antico di Ravel, ha avuto una lettura dal pianista italo-brasiliano tersa e ispirata ai maestri clavicembalisti del barocco francese. La parte più alta del concerto è stata l'interpretazione del II libro dei Préludes di Claude Debussy...

Sergio Giolito, Ivrea


“Personalità ed alta classe... un’intima comprensione dell’animo chopiniano... caloroso successo”

Elena Lipizer - Voce Isontina - Gorizia


“Cor e luminosidade em Debussy... Fabio Luz recria em sons a natureza em estado de felicidade...”

Z. Baptista Filho - O Globo, Rio de Janeiro


“...Beethoven per Fabio Luz e i Filarmonici di Torino - finale con ovazioni trionfali”

Carlo Francesco Conti - Gazzetta d’Asti  


Sucesso per il recital del pianista brasiliano Fabio Luz.Fabio Luz für di Deutsch-Französische Geselschaft

Un programma che ha messo in luce straordinarie doti interpretative soprattutto per Debussy e Ravel…

 

L’anima francese della tastiera

Le grandi opere d’arte si riconoscono perché sfugge all’analisi la loro freschezza e la loro novità e, nell’impossibilità di coglierne l’originalità, si dirà che l’autore "percorre i tempi". Se questo corrisponde a realtà, nulla di più esatto si potrebbe dire per meglio rendere l’arte musicale di Claude Debussy e di Maurice Ravel, presentati proprio in questa luce nel concerto tenuto giovedì scorso a palazzo Ottolenghi dal pianista brasiliano Fabio Luz, anche direttore dell’Istituto di Musica "Giuseppe Verdi". Il programma non prevedeva soltanto la raccolta "Estampes" di Debussy e il "Gaspard de la nuit" di Ravel, ma anche la Sonata in si bemolle K333 di Mozart e il "Faschingsschwank aus Wien" op. 26 di Robert Schumann. L’intero concerto si è snodato tra una sonorità vigorosa di fondo e la ricerca di un linguaggio ardito dove la musica si ritrova sotto ogni singolo suono come nell’arco dell’intero fraseggio…

 

Antonella Bertolino, arte & spettacolo, Asti 1990


…Dieses "pianistische Testament Debussys", wie Fabio Luz in seiner kurzen, überaus sachkundigen Werkeinführung die zwölf Etüden nannte, eignen sich hervorragend, alle pianistischen Techniken vorzuführen. Doch über dieses Demonstrationsstadium der reinen Fingerakrobatik ist Fabio Luz weit hinaus.

Anja Schlenker - Villigen-Schwenningen - Deutschland


...nach drei sensibel und klar interpretierten "Préludes" von Debussy folgte "Illuminations" des Jugoslawen  Dusan Bogdanovic (geb. 1955). Er schrieb dieses Stück 1994 für Fabio Luz. Die Musik ist polyrhythmisch und polymetrisch, also vertrackt für den Spieler, strahlt aber eine wunderbare, schwebende Freiheit aus, ein Hörgenuß! ...

Jutta Krönig, Konstanz - D


“Luz ist ein hochbrillanter Techniker, aber mehr noch ist er ein Klangphantastiker, der den Flügel so farbig spielt, als habe er Registermöglichkeiten wie eine Orgel in sich...”

H. Weidhase - Südkurier - Konstanz - D


“Klangchemie pur... Fabio Luz’ technische Sicherheit und Ausdruckskraft steigerten den Hörgenuss zum Erlebnis.”

Der Bund - Bern - CH


Talento Brasileiro em CDs da L‘Art

O pianista paulista Fabio Luz, residente na Itália… com um forte programa inteiramente de Villa-Lobos cuja peça inicial è „Alma Brasileira", para dar com precisão o clima, o espírito e a idéia do recital que (com a Prole do Bebê n.1 e o Ciclo Brasileiro) chega ao final com uma ciclópica interpretação, como convém, do „Rudepoema" que, com seus 20 minutos, cobre um terço de todo o programa e dá a medida generosa da arte de Fabio Luz nesta sua maneira de sentir aquele retrato sonoro do pianista e amigo do compositor, seu colega de bons momentos parisienses (Arthur Rubinstein). Fabio Luz, que já tivemos a grata satisfação de conhecer, traduz para outras platéias com esmero e finura o que há de melhor em nosso povo em sua forma mais requintada.

Zito Baptista Filho, O Globo, março de 1993

 

Jedes wort über seine Technik ist zuviel, sie ist einfach perfekt. Durch die geradezu stupende Geläufigkeit der Finger, gepaart mit höchstentwickelter Anschlagssensibilität und ausgreprägtem Klangfarbensinn formt Fabio Luz Debussys Etudes zu feingliedrigen Gebilden von entmaterialisierter Schönheit, die den Übungsaspekt vollkommen vergessen machen. Vergleichbar einem zarten Aquarell fießen die perlenden Läufe und Arpeggien ineinander, ohne an Klarheit zu verlieren. … Gleiches gilt für di Interpretation der französischen Hyperromantik des „Gaspard de la Nuit" von Maurice Ravel. Hier zeichnet er mit bestechender Plastizität das nächtliche Klanggeriesel der emportauchchenden und wieder versinkenden Nymphe „Ondine", ebenso wie das Schauerbild des Galgens „Le Gibet". Das infernalische Scherzo „Scarbo" komplettiert dieses bekannte musikalische Triptychon Ravels und beschließt einen großartigen Klavierabend.

Der ausgezeichnete Eindruck, den man von diesem jungen Pianisten mit nach Hause nimmt, verstärkt sich durch seine sehr sympathische Geste, den begeisterten Beifall der Zuhörerschar mit drei Zugaben zu honorieren.

 


 

"...una gran folla colma gli spazi disponibili, attorno ai prati ben curati della Villa "Il Vascello" ... per un raffinato concerto di pianoforte: il trentaseienne maestro brasiliano Fabio Luz...

Mozart, Liszt, Debussy, Skriabin

le musiche appaiono non casualmente intonate ai valori iniziatici e religiosi esaltati nelle più recenti manifestazioni promosse dal Grande Oriente d'Italia."

Rivista Hiram, settembre 1992 


 

Trata-se de duas primeiras gravações no Brasil: a Sonata Opus 35 e a Polonaise Fantasia, opus 62, de Chopin, além de dois Noturnos, opus 27. Interpretados por um dos virtuosos brasileiros que, com sólida carreira na Europa, especialmente na Itália, Fábio Luz, discípulo de Eliane Richepin em Paris e que se registra na melhor escola para as obras mais profundas do mestre polonês. Fábio Luz herdou as qualidades de E. Richepin (como de Alfred Cortot, Marguerite Long...) e mostra em suas gravações (e concertos) uma atmosfera que raramente se consegue extrair dessa música. A "Sonata" agora gravada por Fábio é, certamente, uma das dez melhores da literatura pianista e são raros os artistas que a tocam e a mantêm no repertório.

 

Aramis Millarch, Estado do Paraná, 1991 Chopin por Fabio Luz... sentimento íntimo e invencível...


 

Zito Baptista Filho, O Globo, Rio de Janeiro 1991 


Nel mondo dei bambini... un piacevole e apprezzato concerto 

Qualcuno dovrebbe scrivere un saggio sulla musica ispirata ai bambini e speriamo che quel qualcuno possa sentire in qualche modo il recital che Fabio Luz ha tenuto all'Auditorium San Filippo (Casale Monferrato). ... con un programma tutto dedicato al mondo dei bambini ha assemblato con molto gusto le Kinderszenen di Schumann, i Children's Corner di Debussy e le Cirandas di Villa-Lobos. Al di là della filologia accattivante, la differenza è stata la sensibilità di Luz. Un tocco soave, rasserenante come se dentro il pianoforte non ci fossero migliaia di meccanismi e l’aria sfiorasse appena le corde…

Il Monferrato - Casale Monferrato - I 


Fabio Luz was fabulous... the brazilian pianist performed at Iowa State University... the program included Claude Debussy's Book 2 of Préludes and Mussorgsky's Pictures at an Exhibition. The following day Mr. Luz gave piano master class for the department... It was a distinct pleasure to have Mr. Luz share his expertise with us.

The ISU journal - USA 


 “Cieli brasiliani sono gli ispiratori delle “Cartas” di Almeida Prado. Prima esecuzione assoluta davvero singolare… affascinante”

La Stampa  Torino 2000


Fabio Luz a Villa Erba… una prestazione esaltante, mettendo in rilievo una sensibilità interiore di primo piano. Suadente l’interpretazione sia per la maturità tecnica raggiunta che per la liricità insita nei singoli brani: elegante il fraseggio che ha espresso con convinzione l’atmosfera chopiniana…

Corriere della Provincia


Gli incantesimi sonori di Fabio Luz… è stato un concerto tanto splendido quanto intenso e denso di contenuti. Si tratta di un solista di ottime e solidissime capacità tecniche, le quali non sono sfruttate come pretesto per sfoggi virtuosistici o esibizionisti, ma piuttosto con umiltà e limpidezza vengono subordinate alla musica secondo un preciso disegno interpretativo. Fabio Luz ha presentato un programma assai corposo... Ravel – Pavane pour une infante défunte, Valses Nobles et Sentimentales, Toccata dalla suite Le Tombeau de Couperin, Tre Studi di Skriabin, e con il Rudepoema di Villa-Lobos, una composizione che nell’intento di descrivere la foresta amazzonica usa una scrittura densissima, magmatica al limite dell’allucinazione, basata su un’intelaiatura ritmica tanto irregolare quanto rigorosa fino allo spasimo. Calorosissimi gli applausi del pubblico a questo straordinario e simpaticissimo pianista…

 

Angelo Chiarle, Amici della Musica di Savigliano 


…Conduisant d’une fine sensibilité la gradation sonore, Fabio Luz a démontré son talent et une parfaite maîtrise de la musique pianistique. Ses phrases sont pures et claires, sa dynamique forte et robuste, le sens agogique précis, transparaissent le style de l’oeuvre. Sa vision de la Sonata en si bémol mineur a enthousiasmé le public par la maturité avec laquelle il a formé la structure complexe du style du piano de Chopin. Dans la seconde partie du concert, le Quatuor de Zagreb s’est associé au pianiste brésilien pour l’exécution du Quintette pour piano d’Antonin Dvorak. De nouveau, c’était d’un haut niveau professionnel, sûr et clair, d’une virtuosité expressive et d’un rythme compact. En un mot, une soirée concertante couronnée de succès.

 

Branko Magdic, Vecernji List, Zagreb 


El pianista brasileño Fabio Luz, una revelación sorprendente…

Muy buenos instrumentistas en el concierto dedicado a Debussy. Por odioso que sea elegir, el cronista no tiene dudas en hacerlo en favor de un estupendo pianista brasileño, Fabio Luz… un âmbito musical proprio, de nitidez y articulación luminosas. Su Debussy fu inolvidable…

Victor Builly, Tiempo Argentino, abril de 1983  


 …a vesperal foi salva pelo Concerto n.21 em do maior de Mozart, interpretado pelo brilhante pianista Fabio Luz… obra prima do gênio, …a um grau de perfeição apenas igualado por Beethoven. Nessa obra Fabio Luz mostrou sua estatura interpretativa. Sem perder sequer uma nota, uma apojectura, uma inflexão cromática, outorgou fluência, estilo, musicalidade, enfim o clima expressivo do Concerto que, como era de esperar-se, colimou o ápice no divino "Andante" em fá maior… a estréia de Fabio Luz (com a Orquestra Sinfônica Estaduao) foi autêntico sucesso. Pra frente!

José da Veiga Oliveira, São Paulo, maio de 1977

 


Fabio Luz é pianista bem dotado… a execução bem articulada, è clara e fluente; modela com nitidez os perfis temáticos; não lhe escapam os valores expressivos das modulações e mostrou-se hábil na dialogação com a orquestra. Joga bem com as variações expressivas da intensidade e o seu toque aperolado (jeu perlé) è inegavelmente encantador.

Caldeira Filho, O Estado de São Paulo, abril de 1977 


Der brasilianische Pianist Fabio Luz im Konstanzer Kulturzentrum

Nachtmusik mit Sternenhimmel

Er brachte Farben nicht nur in di Noten, sonderne anch in den Saal. Chopin vor violett, Brasilianisches vor blau bestrahltem Hintergrund. So mochte sich eine Erlebniswirkung einstellen: Denn Chopin schien durch das verdünnte Rotblau nach der Goetheschen Farbenlehre zutönen: „Lebhaftes ohne Fröhlichkeit"; die Werke der Brasilianer Villa-Lobos und Almeida Prado hingegen mischten „etwas Widersprechendes von Reiz und Ruhe".

Das Scherzo cis-moll spielte Fabio Luz vor der illusionierenden Farbe mit solchem Temperament, aber auch solcher romantischen Weltschmerzlichkeit, als solle der „Scherzo" Titel widerlegt werden. Da war das Düstere des Beginns, mit meisterhaft gegriffenen Doppel- und Springoktaven, da war am Ende die stürmische Flucht in die Tasten. Doch in der Werk – oder Bild-mitte hörte man einen markant akkordischen Hymnus, fest gegriffen, nachhallend pedaliert, unter dem Katarakt der stürzenden Achtel. Cantabilität und Spiel mischten sich in dynamischer Vielfarbigkeit. Noch romantischer, noch „violetter" klang die h-moll-Sonate.

Schon der schnelle Tönefall ins erste Thema besaß bei aller Klarheit der pianistischen Formulierung Lebhaftigkeit und Melancholie. Der Solist verstand es, Ausdruck und Faktur zusammenzuführen: Lyrismen sangen im Diskant, die Linke beunruhigte mit Arpeggien, die geradezu kontrapunktische Deutlichkeit erhielten – nichts war Neben – oder Füllstimme. Wo sich eine Spur „Fröhlichkeit" einstellen wollte (eleganter Dur-Marsch im „Largo"), verging sie im Pianissimo. Das Finale mit harten harmonischen Fügungen (erschreckend der Sekund-akkord gegen di Geläufigkeitsekstasen der Finger) hatte eine Stretta von geballter Klangenergie.

Blau grundiert war die Musik aus Brasilien. Das passte zur vierten der „Bachianas Brasileiras" von Villa-Lobos. Hier wurde barock präludiert, sequenzenhaltig, mit Vorhalten wie aus der „chromatischen Fantasie".

Im „Dschungellied" Choral lebte cantus-firmus – Technik mit ostinato-Glocken. Tropische Klangmagie schwang im Resonanz-Spiel: Tiefe Akkorde tönten fort wie ferner Orgelklang in stumm gegriffenen Mittellagen. Im Tanz-Finale wurde mit motorischer Vehemenz Bach ins Brasilianisch-Barocke übersetzt. Mitreißend!

Der Komponist Almeida Prado hat seine „Sternbilder der vier Jahreszeiten – Cartas Celestes" dem Pianisten gewidmet und – zum Vorteil der Komposition – anvertraut.

Was Fabio Luz aus diesen südamerikanischen Himmelsbetrachtungen machte, war vom Glitzerspiel eines Meteoritenschwarms über eine nach innen krachende Nova-Implosion, vom melodischen Kometenschweif bis zur finalen Weltenharmonie in reinem Dur eine virtuose Kosmographie.

Man war von den klanglichen Extremspannungen, den überirdischen Flageolett-Klängen (wie macht der Tasten-Copperfield das?), den bunt verglühenden Sternschnuppen von der Höhe zur Tiefe so fasziniert, dass man vollkommen vergaß, dass damit „Nebelstern NGC 6960/95" oder „Galaxie NGC 4472-M-49" etc. klangstimuliert wurden. Für großen Beifall gab´s irdische Nachklänge: Aus einer „kaputten Spieldose" von Villa-Lobos und einem Traum von Debussy.

 Virtuos und temperamentvoll bis stürmisch: Fabio Luz begeisterte im Wolkensaal mit Werken von Chopin, Villa-Lobos und Almeida Prado. Der Klavierabend war eine gemeinsame Veranstaltung der Theaterfreunde, der Konstanzer Solistenkonzerte und des städtlischen Kulturamts.

Helmut Weidhase, Südkurier, Juni 2001

 


Um dos maiores músicos da nossa época, interpretando grandes sucessos de consagrados ícones da história da música...

 

Villa-Lobos, Ravel, Granados, Merz, Poulenc...

Votorantim, SP, Nov. 2007 


Celebrazioni Garibaldi

per il suo bicentenario di nascita...  il 1º dicembre, la conclusione delle celebrazioni in serata-convegno ... il maestro Fabio Luz, pianista di fama internazionale e coordinatore pianistico dell'Accademia Superiore Città dell Musica e del Teatro di Penne, presso Pescara, si è esibito in concerto interpretando le Variazioni e Fuga op.35 su tema dell'Eroica di Ludwig van Beethoven, il Sonetto 104 del Petrarca "Pace non trovo", da Années de Pèlerinage, Italie e il Rigoletto, parafrase da concerto sull'opera di G. Verdi, di Franz Liszt, e la Polonaise op.53 "Eroica" di Frédéric Chopin. Grande successo di pubblico..."

Rivista Erasmo, febbraio 2008

Iluminada chegada do brasileiro Fábio LuzLa manifestazione dell'Equinozio a Roma